Donne e studi legali: poche socie e tante contraddizioni

Sono piu? della meta? dei praticanti e degli stagisti che entrano negli studi legali (il 51,31%, secondo i dati Asla, l’Associazione degli studi legali associati), eppure al ruolo di partner arrivano solo in poche. Il 16,84% per essere precisi. La cifra e? il risultato dell’analisi – fatta da legalcommunity.it a partire dalle informazioni contenute nei siti web – di un campione di circa 60 studi legali d’affari italiani e internazionali attivi nel nostro Paese. Confrontando il numero dei soci e delle socie (partner, equity e non equity) e? emerso che la leadership delle law firm continua a essere quasi del tutto maschile. Diventare socia di uno studio legale e? percio? ancora una strada in salita. Per capire meglio le ragioni di questa situazione abbiamo coinvolto in un’indagine sul tema oltre 400 professioniste che lavorano in studi legali e tributari. Dalle loro risposte sono emerse molte contraddizioni e una forte divisione. Da un lato ci sono professioniste che criticano aspramente un’organizzazione del lavoro «a misura di uomo». E dall’altro quelle che negano che essere donna incida sulla possibilita? di fare carriera.

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Gennaro Di Vittorio

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